Il 15 gennaio 2008 863 organizzazioni civili di 59 paesi di tutti i continenti hanno presentato una lettera al Presidente della Banca Mondiale Robert B. Zoellick, esprimendo la loro preoccupazione sul Centro Internazionale di Arbitrato sulle Differenze Relative a Investimenti (CIADI), il cui Consiglio di amministrazione è capeggiato dal Sig. Zoellick
A maggio dello scorso anno la Bolivia è stata il primo paese al mondo a ritirarsi dal CIADI, sostenendo che questo tribunale che favorisce interessi corporativi meschini e danneggia il bene pubblico. Ora il CIADI si rifiuta di rispettare le decisioni del Governo della Bolivia e permette che si proceda in un caso presentato da un’azienda europea di telecomunicazioni.
La lettera riflette la crescente preoccupazione generale riguardo ad un sistema di diritti degli investitori che passa sopra alla democrazia ed ai diritti umani. Molte delle organizzazioni firmatarie erano già coscienti di questo problema per il noto caso di Bechtel versus Bolivia. Nel 2001 una sussidiaria della Bechtel presentò una querela contro il paese più povero del Sudamerica a causa del fallimento di un progetto di privatizzazione del servizio di acqua potabile. Dopo cinque anni di intensa pressione pubblica e di mobilitazioni popolari in Bolivia, nel 2006 l'azienda ha desistito dal suo progetto.
Così come è indicato nella lettera, la Bolivia è solo uno dei vari governi che stanno sfidando la protezione eccessiva assicurata agli investitori dai trattati di libero commercio e dai trattati bilaterali sugli investimenti. Il CIADI è il meccanismo più ampiamente usato dalle multinazionali per obbligare giuridicamente i governi a rispettare le regole di questi trattati.
Sebbene il governo della Bolivia abbia seguito tutti i procedimenti adeguati per ritirarsi dal CIADI, l'organizzazione ha pianificato di riunire tra pochi giorni un tribunale che accolga il caso presentato contro la Bolivia da Euro Telecom International (ETI), una compagnia con sede nei Paesi Bassi i cui reali proprietari sono la Telecom italiana e la Telefonica spagnola. ETI è proprietaria del 50% di ENTEL, azienda che fornisce il 60% dei servizi di telefonia in Bolivia.
Tra le 863 organizzazioni firmatarie della lettera si trovano sindacati, partiti, organizzazioni ambientaliste, religiose, pacifiste, femminili, di consumatori, di piccoli agricoltori, per i diritti umani e per lo sviluppo dei cinque continenti. Tra queste sono presenti 200 organizzazioni umaniste di tutto il mondo.