Jan Tamas e Jan BednarIl 13 maggio 2008 alle ore 11:00 i due umanisti Jan Tamas e Jan Bednar hanno iniziato a Praga uno sciopero della fame contro l´installazione del radar dello scudo spaziale USA nel territorio della Repubblica Ceca. Segue la dichiarazione:

Da quasi due anni diversi membri del Movimento Umanista si dedicano alla lotta nonviolenta contro l´installazione delle basi militari USA sul territorio della Repubblica Ceca. In questo periodo abbiamo provato quasi tutto: manifestazioni, petizioni, conferenze internazionali, happening, dibattiti in diversi paesi europei e negli USA.

La petizione elettronica contro il radar a questo indirizzo é giá stata sottoscritta da 78 mila persone. Secondo l´ultimo sondaggio ufficiale pubblicato la seconda settimana di maggio il 65% della gente continua ad essere contro la base radar. Purtroppo il governo ceco ignora l´opinione della maggioranza degli abitanti del nostro Paese, continua le trattative, firma contratti e vuole ancora una volta permettere la presenza di truppe straniere sul nostro territorio. E tutto questo nonostante il fatto che il progetto dello scudo stellare riceva moltissime critiche fuori e dentro gli USA. Tra gli oppositori a questo progetto troviamo per esempio diversi membri del congresso USA.

Partecipando a questo progetto del governo USA (ormai agli sgoccioli del suo mandato) non solo facciamo della Repubblica Ceca un bersaglio, ma rischiamo anche di aumentare la tensione internazionale in Europa
e provocare un conflitto nel quale la la RC si troverebbe al centro. In tal senso aumentano le voci critiche di alcune organizzazioni internazionali che parlano addirittura di occupazione militare della Repubblica Ceca da parte degli USA.

Il problema delle basi militari USA per noi non é solo un tema di sicurezza internazionale ma anche un tema di democrazia perché ancora una volta permettiamo a un piccolo gruppo di politici di decidere della maggioranza del nostro popolo, in netto contrasto con ció che la gente desidera. Questi metodi purtroppo ci ricordano l´epoca anteriore al 1989, la quale non vogliamo che si ripeta.

Il piano di costruire una base militare USA sul nostro territorio, e i pericoli che corre la democrazia nel nostro paese ci hanno portato a decidere ad iniziare oggi uno sciopero della fame di protesta illimitato.

Il suo scopo é di mettere in risalto la pericolosa direzione che il nostro Paese percorre negli ultimi dua enni e impedire ad una minoranza di politici di portare avanti i suoi piani contro la volontá della maggioranza della gente.

Continueremo nello sciopero della fame fino a quando non riceviamo dei segnali chiari: che le trattative siano interrotte, che sia indetto un referendum nazionale, che cominci su questo tema una discussione vera, aperta e democratica.
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